lunedì 4 luglio 2011

..Ritorno!

Cavolo da quanto tempo! °-°
Buon pomeriggio a tutti voi cari miei!
Finalmente quest'anno, il primo anno della scuola superiore, è finito. Ora mare, amici, abbronzatura a volontà! e tanto, tanto divertimento! 
Dall'ultima volta che abbiamo scritto, ne sono successe di cose! Amori, prof sclerati, matrimoni principeschi - che a me sinceramente non mi hanno toccato minimamente :P - amicizie ritrovate, quelle perse ( perchè no! ), le prime esperienze che a mio avviso, segnano il crescere, il formarsi di un individuo.. Insomma potrei scrivere un romanzo! un romanzo impregnato di emozioni, sentimenti, sogni, lacrime, gioie.. ma non voglio scartavetrarvi le balle con tutto ciò :) ..voglio dirvi solo che tutto questo periodo mi ha messo dentro una certa voglia di cambiare non solo esternamente ma anche dentro.. Innanzitutto mi sono tagliata i capelli corti..chi mi conosce potrebbe pensare che abbia fatto una pazzia..in effetti è stata un pazzia della quale ne vado fiera e orgogliosa :) ..e quando dico che sono cambiata dentro mi riferisco al fatto di non essere più la solita bambocciona che crede nell'amore, nella beltade, nel romanticismo ( se è per questo, in quello non c'ho mai creduto )..che non sta lì tutto il giorno a pensare a quali "metodi" adotterà egli per venire in mio soccorso, a salvarmi dalle fobie, dalla solitudine, dall'orgoglio, dalle mie insicurezze..no, non ci penso più! è un cane che si morde la coda..più pensi a tutto questo e più ritarderà ad avverarsi. 
E questo non mi preoccupa, mi crea la più totale indifferenza. 
Devo ammettere che sono diventata più fredda e scettica in merito ad alcune cose.. Scusate lo sfogo ma questo, dicasi "sindrome di rabbia repressa"..quindi devo sfogarmi con qualcuno o qualcosa altrimenti questa rabbia va' via via aumentando fino a che non esploderò o andrò in giro a mordicchiare persone per ritrovare la pace interiore.. ma non voglio parlarmi di me in un blog che tratta di tutt'altre cose. E' come andare al MacDonald's e chiedere un'insalata..non ha senso! :D
Tuttavia non ho perso il gusto del proibito, dell'effimero piacere che un po' di musica rock e un po' di fantasia - quella non mi ha abbandonata, nono! :) - sprigionano in me ;D ..soprattutto quando si parla di vampiri :D ..mie amate creature :P
Ora che ho un po' di tempo, mi posso dedicare nuovamente a questo blog, credo che innanzittutto debba modificare e rinnovare il tema e l'HTML :) c'è aria di cambiamento! Perciò, miei cari succhiatori di sangue, state pronti! :)
Ora prendo un po' di tempo postandovi un raccontino-ino-o di paura :) fa sempre bene ;)



LA FANCIULLA DALL’ABITO BIANCO
Siamo in un piccolo villaggio francese, alla fine dell’800. Una sera un ragazzo di nome Michel si recò a un ballo e lì conobbe una bellissima ragazza con un vestito bianco.
Il giovane fu colto da un colpo di fulmine e passò l’intera serata a danzare con la fanciulla per sapere ogni cosa su di lei. A un certo punto, vedendola tremare, 
le prestò il suo cappotto e le offrì un caffè per scaldarsi. Accidentalmente, ballando, un altro ragazzo urtò la spalla della ragazza, rovesciando un po’ di caffè sul soprabito e macchiandolo.
ballo_1
A mezzanotte la giovane chiese al suo corteggiatore di portarla a casa dicendo di abitare nei pressi del cimitero.
Michel, ormai 
pazzo d’amore per lei, disse che l’avrebbe accompagnata volentieri. i due ragazzi uscirono dal ballo e si incamminarono nelle nebbiose strade del villaggio, dove non c’era nessuno. A un tratto la fanciulla disse di fermarsi: eranoproprio davanti al cancello del cimitero.
Nonostante l’inquietudine data dal luogo, Michel immaginò che la ragazza fosse figlia o parente del custode, di cui intravedeva la casa accanto al cimitero. Il ragazzo chiese alla giovane didirgli il suo nome; lei dopo un attimo di silenzio rispose: “mi chiamo Monique Rose Terry”. Michel ormai innamorato, si chinò per baciarla, ma lei si tirò indietro. “Ti ripago il favore” gli disse misteriosamente “perché sei stato gentile e mi hai prestato il cappotto“. Detto ciò si voltò e sparì tra le tombe.
cimitero
Il giorno dopo, Michel tornò al cimitero a cercare Monique. Bussò alla porta del custode.
Gli aprì un uomo anziano e il giovane spiegò di aver riaccompagnato, la sera prima, una ragazza con un vestito bianco e un cappotto da uomo macchiato di caffé.
L’uomo gli rispose che nella sua casa non c’è nessuna donna, ma che su una delle tombe aveva trovato un soprabito maschile. Michel chiese di vedere il luogo, e il custode lo condusse a una maestosa cripta.
Sulla tomba era deposto il suo cappotto, con un biglietto “grazie, ma tornerò a baciarti“. Sulla lapide c’era incisoun nome MOnique Rose TErry. Era il nome della ragazza. Michel capì che la donna di cui si era innamorato era un fantasma e che non l’aveva baciato perché il suo bacio avrebbe significato morte sicura per un mortale. Per ricambiare la sua gentilezza, lo spettro l’aveva risparmiato. Ma aveva anche promesso che sarebbe tornata a pretendere un bacio…
Da allora Michel vaga per il villaggio, aspettando il ritorno del suo bellissimo fantasma in abito bianco.
Ok, ammetto che non sia il massimo come storia però accontentatevi! Questo passa il convento! :P
A bientot! :*

mercoledì 2 febbraio 2011

Dracula


(Dracula/Vlad interpretato da Gary Oldman nel film di Bram Stoker)
Ecco la storia di Vlad L'impalatore e le leggende che gli hanno dato il nome di Dracula. Come trascorse la sua infanzia da ostaggio, come conquistò il trono della Valacchia e successivamente come venne esiliato e come fu testimone della morte del fratello. Troverai come punì i boieri e gli infedeli impalandoli e lasciandoli in agonia, buciando vivi centinaia di turchi, impiccandoli o decapitandoli. Leggerai anche delle tristi foreste piene di cadaveri e altre storie del crudele Dracula. Infine .. dov'e' sparito il suo corpo ?
Dracula, uno dei piu famosi personaggi del mondo, e' sempre associate alla Romania, più precisamente, alla Transilvania ( provincial della Romania ), conosciuta come una nebbiosa e misteriosa terra, con molti vampire e castelli.Nessuno dimenticherà questo romantico vampiro, a volte sanguinario, a volte solitario, ma sempre irrequieto.
Nessun altro posto, come la Transilvania, e' identificato con i vampiri, fantasmi e scene di sangue. Bram Stoker rese quest'area famosa facendone il luogo storico del personaggio Dracula, nient'altro che la storica figura della Transilvania, Vlad Tepes. La Transilvania e' un territorio che si trova al centro della Romania, di fatto, e' il più esteso territorio di questo Paese , circondato da tre parti dalle montagne dei Carpazi.
La leggenda di questo famoso Dracula ha inizio da un personaggio storico che ricoprì un importante ruolo nel quindicesimo secolo in questa parte di mondo. A quel tempo, Enrico sesto e gli inglesi combatterono nella guerra delle Tre Rose, quando l'Ungheria era governata dal famoso re Rumeno Matei Corvin e quando Mohamed secondo cercava di conquistare l'Europa cristiana. Ragioni diverse causarono la trasformazione del re della Valacchia ( un'altra povincia rumena ) in un attuale vampiro sanguinario.
La vera storia ci racconta che Vlad l'impalatore ( Vlad Tepes ) regnò in Valacchia in tre periodi ( 1448;1456-1462;1476) il cui ultimo regno finì con la sua morte. Non dimentichiamo che al tempo i principi salivano al trono e lo abbandonavano grazie agli interessi e all'aiuto dei boieri e dei turchi.
Vlad l'impalatore nasce a Sighisoara, nell'anno 1431, in una casa dove suo padre, Vlad secondo Dracul ( anche lui sovrano della Valachia ) visse per cinque anni ( dal 1431 al 1435 ). Questa e' tutt'oggi conservata e trasformata in ristorante ma ha mantenuto alcuni ornamenti e pitture medievali. Vlad secondo ( il padre di Vlad l'impalatore ) faceva parte dell'ordine del Dragone, fondato da Sigismondo di Lussemburgo al fine di combattere e contrastare i turchi. La gente, non abituata alla vista dell'imagine del Dragone diedero l'appellativo, al sovrano, di "Vlad con il diavolo" e, successivamente "Vlad il Diavolo" ( Vlad Dracul ). Nella lingua rumena le parole "dragone" e "diavolo" ( "drac") sono molto simili. Così, Vlad l'impalatore fu soprannominato "Draculea" trasformato poi in "Dracula" il cui significato e' "figlio del Diavolo".
Durante l'infanzia, per circa sei anni, dal 1442 al 1448, Vlad e suo fratello Radu, furono prigionieri dei turchi. Nel 1447 il loro padre, Vlad Dracul, fu ucciso per ordine di Iancu di Hunedoara, sovrano della Transilvania, il quale impose un altro sovrano alla Valacchia, Vladislav secondo. L'anno 1448 e' l'anno del primo regno di Vlad l'impalatore. Ritornato in patria riprese il trono della Valacchia ma soltanto per un breve periodo di tempo ( due mesi ), poichè Vladislav secondo, riconquistò il potere con le armi. Gli anni successivi Vlad li trascorse in esilio tra la Moldavia e la Transilvania tra il 1448 e il 1456. Gli anni trascorsi in Turchia , gli anni di esilio , la morte del padre e del fratello maggiore ( Mircea , bruciato vivo ) influenzarono notevolmente il suo carattere per sempre.
Il periodo piu' lungo di regno di Dracula va dal 1456 al 1462.La capitale del suo regno fu eletta Tirgoviste dove il suo castello fu eretto a distanza nelle montagne nei pressi del fiume Arges, il Castello di Poienari.La sua prima moglie si suicidò lasciandosi cadere dalla torre del suo castello fra le acque del fiume Arges prima di arrendersi ai turchi. Successivamente Dracula fu arrestato e imprigionato in una torre reale a Buda. Vlad rimase prgioniero per dodici anni.
Durante la prigionia Dracula abiuro' il suo credo Ortodosso per abbracciare il cattolicesimo. Interessante notare come la narrative russa, generalmente favorevole a Dracula, ci testimonia come, nonostante la prigionia, il principe non potè rinunciare ai suoi passatempi preferiti: catturava spesso uccelli per torturarli e mutilarli, altri decapitarli o impalarli in spiedini.
In questo periodo Dracula si sposo' con una esponente della famiglia regale ungherese ed ebbe due figli che raggiunsero l'età di dieci anni quando il loro padre riconquistò la Valacchia nel 1476. Da sottolineare lo strano legame con la Contessa Ungherese Elisabetta Bathory ( La contessa sanguinaria) il cui cugino, Stefano Bathory, un giorno diventerà principe della Transilvania. La Contessa sanguinaria la moglie di Dracula ? Fu la sua amante ?...
Nel 1456 con l'aiuto della Transilvania, così sembra, Vlad l'Impalatore torno' sul trono della Valacchia. La sua idea di politica su cui si basava puo' essere trovata in una lettera scritta ai mercanti dala città di Brasov: "Quando un uomo o un principe ha il potere ed e' rispettato ( nel suo Paese ), può portare pace ovunque lui voglia ma se non ha potere un potere più forte lo sovrasterà e farà di lui ciò che ne vorrà". Al fine di imporre l'onestà e la giustizia come valori, Vlad usò l'impalazione come punizione. Non impalò solamente ladri ma anche gli infedeli, i disonesti boieri e non ultimi, i turchi. Questa tipo di punizione gli procurò l'appellativo a Vlad ma non fu per opera dei Rumeni. Il Medioevo era comunque caratterizzato da crudeltà e torture. Le vittime cui venivano tagliate le mani e piedi venivano stesi ed infilzati ad un palo dal retto. Venivano alzati e lasciati in agonia. Se Vlad avesse applicato tale punizione solo ai turchi, cosi come ai pagani, forse non sarebbe stato cosi inusuale. Comunque, il fatto che usava impalare non solo turchi ma anche cristiani fu un vero shock per quei tempi.
Il momento in cui Vlad vendicò la morte del fratello e del padre divenne fammoso.Nel primo giorno di pasqua dell'anno 1459 impalò alcuni boieri e costrinse il resto di loro a costruire il palazzo fortificato di Poienari. Un'atra storia racconta comeVlad uccise allo stesso modo circa 500 boieri, che vissero durante i suoi sette anni di regno, punendoli per la loro infedeltà. I mendicanti non furono risparmiati: furono chiamati ad una festa nella città di Targoviste ( la capitale della Valacchia a quei tempi ) e gli fu domandato se volessero essere sollevati dalla loro condizione. La loro risposta fu affermativa. Vlad li fece bruciare tutti, così che nessuno di loro avesse più a soffrire.
In queste condizioni, i ladri non erano così comuni in Valacchia. Era detto comune che se a quei tempi una coppa d'oro veniva lasciata nei pressi di una fontana nessuno l'avrebbe presa. Una leggenda narra che un mercante che si trovava a passare dalla Valacchia chise a Vlad protezione. Il principe gli assicurò che non sarebbe successo nulla di grave. Non appena sparirono 160 monete d'oro dopo la prima notte, il mercante si protesto' da Vlad. Il principe catturo' il ladro e lo impalò, restituì il danaro al mercante. Non gli furono restituite 160 monete ma 161. Il mercante lo fece notare e disse di avere ricevuto una moneta d'oro in più. Successivamente Vlad disse al mercante che se non avesse detto la verità anche lui avrebbe fatto la stessa fine per furto.
Speciali realzioni corsero tra Vlad l'impalatore e i mercanti sassoni delle città diSibiu e Brasov. I Sassoni furono portati al sud della Transilvania nel dodicesimo e tredicesimo secolo, al fine di definire le frontiere della Valacchia ma anche per colonizzare le terre. Famosi commercianti, essi ebbero sempre dei benefici in campo commerciale ma nel 1459 Vlad inizio' una politica di protezione dei mercanti della Valacchia che causò un conflitto con i sassoni. Questo conflitto fu provocato, di fatto, dai Sassoni che supportavano altri pretendenti al trono della Valacchia. Uno di questi pretendenti, Dan terzo, fu forzato da Vlad a scavarsi la fossa e a gettarsi dentro. Durante la sua campagna contro i mercanti di Brasov, Vlad bruciò la città e li impalò sulle colline circostanti .
La battaglia contro i Turchi iniziò nel 1459 quando Vlad rifiutò di pagare una richiesta di tributo. Di più: l'impalatore fece fissare con un chiodo il turbante degli ambasciatori turchi sulle loro teste in quanto non volevano scoprirsi il capo così come vietato dalla loro religione.
L'alleanza con Mattia Corvino, re d'Ungheria, giocò un ruolo molto importante per Vlad. Nell'inverno del 1461-1462, organizzò una campagna a sorpresa a sud del Danubio, durante la quale oltre 20.000 turchi furono uccisi, impalati e impiccati componendo una terrificante imagine di foresta di corpi umani senza vita. In una lettera a Mattia Corvino, l' impalatore, numerando con macabra accuratezza i posti bruciati anche il numero delle vittime circa 23.884 senza contare " quelli bruciati vivi nelle loro case o quelli le cui teste non erano state presentate dai suoi ufficiali". La risposta venne presto. Nell aprile del 1462, il sultano Mehmmed secondo attraversò il Danubio con 60.000 soldati in armi ( circa il doppio dei soldati che Vlad aveva a disposizione ) e si diresse verso Targoviste. La famosa notte d'attacco dell armata dell impalatore avvenne in giugno, questo attacco causò panico nell accampamento turco, facendoli ritirare.
Il Castello di Bran e' riconosciuto come il castello di Dracula ma non e' la verità. Il vero castello di Dracula, ora in rovina, e' situato sulle rive dell'Arges ed e' la fortezza di Poienari. Il castello di Bran fu usato da Vlad come quartiergenerale per le sue incursioni in Transilvania. In precedenza, il castello veniva utilizzato come fortezza e preso dai sassoni a protezione della città di Brasov che era un importante centro commerciale.
Il decline di Vlad fu dovuto ad una falsa lettera, scritta molto probabilmente dai mercanti sassoni, lettera che provava il legame tra l'impalatore e i turchi. Così, Vlad fu accusato di tradimento e arrestato dietro ordine di Matteo Corvino. Ci fu, inoltre, un'altra ragione per la quale nel regno ungherese si proseguì in questo senso. Nell'inverno del 1462, Vlad chiese aiuto a Mattea Corvino, che ricevette danaro dal Papa con l obiettivo di accusare e arrestare il principe della Valachia e così Matteo Corvino non aiutò Vlad ma non restituì i soldi per le Crociate. Tra il 1462 e il 1474 Vlad l'impalatore fu imprigionato a Visegrad e Pesta. In questo modo la sua diffamazione iniziò. Le "storie tedesche" scritte da Mattia Corvino e i mercanti sassoni creeranno una imagine sanguinaria e crudele di Vlad in tutta l'Europa dell'Ovest.
Nel 1475, dopo l'intervento di Stefano il Grande ( il principe della Moldavia ) Vlad fu liberato e ritornò sul trono della Valacchia. Non passò nemmeno un mese che fu ucciso a dicembre per mano di una cospirazione dei boieri. Successivamente Vlad fu seppellito nel monastero di Snagov ( soltanto il corpo mentre la testa e' stata presa dai turchi e portata a Costantinopoli ), ma ricerche archeologiche dal 1930 scoprirono solo ossa di cavallo.
Dove si trova il corpo ?



E ora ditemi...Non v'affascina questo mito, questa leggenda, questo uomo eterno, seppur spietato?
Baci Baci mei adepti :[
Good Blood Night
Nanà :)

venerdì 21 gennaio 2011

The Vampire Diaries

Bonsoir Mes Cheris!
Come vi va'?:)
In questa settimana abbiamo avuto, oltre a quello di Roberta nostra (^^), altri due compleanni!:)
Quello di Briciola --> Francesca e quello mio, ovvero di Nanà :)
Ebbene si, gli anni terreni passano ma l'importante è essere giovani dentro!:)
Perdonateci se non postiamo più con la frequenza di prima nuovi argomenti, ma soprattutto in questo periodo siamo piene di compiti, in classe e non, interrogazioni, prof che sclerano..Ma Baaasta!!La voglia di gridarlo in faccia a quel maledetto prof è tanta!>.< uff!!
Ritorniamo a noi mei cari..
Chi di voi ha visto la puntata del 19 gennaio?:) Beh, io purtroppo no perchè vuoi che era il mio compleanno, vuoi che ero sotterrata dai libri e non sono riuscita a guardarlo..ma vabbò vi e mi faccio un sunto delle tre puntate!:)


..Damon non riesce a togliersi dalla testa Isobel, convinta che sia stata Katherine a mandarla da lui e incontra la vampira Pearl, la mamma di Anna, che gli parla del suo progetto di rimettere in circolazione i vampiri usciti dalla cripta.
Intanto Caroline, che esce con Matt nonostante Kelly, la mamma del ragazzo sia contraria, propone a Stefan e a Elena un’uscita tutti e quattro. Al bar Elena e Matt cominciano a rivangare i loro momenti insieme e Caroline diventa gelosa, così le due ragazze tornano dai loro fidanzati. Elena viene fermata da un uomo che la scambia per Katherine e spaventata lo dice a Stefan…
Stefan porta Elena a casa sua mente Caroline e Matt vanno a fare un giro in macchina. Donovan ne approfitta per dichiarare il suo amore a Caroline. Poi tornano e Matt sorprende la madre mentre flirta con Damon(ahaha è un mito!xD) e la porta via. Rimasti soli, i fratelli Salvatore devono lottare contro due vampiri che li attaccano e uno viene ucciso. A quel punto Damon rivela al fratello che altri vampiri sono usciti dalla cripta. Il pericolo di una strage a Mystic falls è enorme.

Intanto Jeremy continua a frequentare Anna e si sente sempre più attratto dal mondo dei vampiri. Una sera mentre cucina con Anna si taglia e costringe Anna a nutrirsi del suo sangue. Il tutto accade poco prima del ritorno a casa di Jenna. Poi torna e chiede al ragazzo di non dire a nessuno che lei è un vampiro. Jeremy le chiede di trasformarlo.(Mica fesso Jeremy! L'avrei fatto anche io se avessi incontrato un Damon di turno!:D)




Quindi mei cari, eccovi il sunto della serata, in attesa di nuove provenienti dalla città di Mystic Fall's (il nome è tutto un programma :D)

Au revoir mes cheris!:[
Nanà

domenica 16 gennaio 2011

Roberta

Bonjour mes cheris!
..Ci sono giorni che passano inosservati... altri impossibili da dimenticare... oggi è uno di questi!
Auguri di buon compleanno mea Cara Roberta da tutto lo staff(volevo dirlo da troppo tempo *-* :D) di "Blood in th Bedroom of Vampires"!:)

Besos 
Nanà ;)


venerdì 14 gennaio 2011

Storie..


Bonjour mes cheris!!..prima di addentrarmi nel fatidico mondo delle espressioni letterali e delle declinazioni, ho postato uno spezzone tratto dal romanzo Vlad II :[
Buona Lettura mei cari!
;)




     «Avete mai visto un vampiro?» gli chiese, volgendogli lo sguardo. 
    «Vampiri? Ah ah ah!» L'uomo sorrise sarcastico, alzandosi dal sedione di legno. «Vampiri? Credete ai vampiri? Allora dovreste credere alle streghe, ai lupi mannari, alla Befana!» Incominciò a ridere con gusto. «Scusate ma non riesco ad immaginarvi nel letto, sotto le coltri, che vi guardate intorno, tremando, col cuore in gola per paura di vedere da un momento all'altro spuntare un vampiro da dietro la tenda!» Continuò in quella sonora risata, sbellicandosi al centro della stanza. La vista gli si era annebbiata per le lacrime che gli avevano inondato gli occhi. La stanza era fredda. La donna lo guardava mentre continuava a contorcersi in quella sua insolita risata. Finalmente si riebbe e si accostò alla donna. «Mi dispiace, sapete?!, ma trovo davvero curioso che voi mi facciate queste domande!» La donna lo guardò ancora per un attimo, mentre egli si risistemava la cravatta di fronte allo specchio; adesso si sollevava sulle punte dei piedi per poter guardare la propria figura riflessa. «Vi capirei se mi diceste di temere che dei malintenzionati possano entrare in casa e farvi del male! Ma i vampiri proprio...!» 
    La donna lo guardò mentre indossava il soprabito. Egli la osservò perplesso. «Per favore, non guardatemi così!» protestò la donna. «Mi pento di avervelo detto! Se avessi potuto prevedere la vostra reazione, non vi avrei detto un bel nulla!» Aveva parlato con le mani giunte, le dita intrecciate, i denti che cercavano istintivamente le labbra mentre esse sfuggivano alla loro presa. 
    L'uomo le si accostò e l'abbracciò teneramente. «Mia piccola bambina!» disse con tono amorevole, cercando con le labbra la bocca di lei mentre ella tentava, con poca determinazione, di schivare quei suoi baci con lenti ma protratti movimenti della testa. «Lo sapete che non potrei mai prendervi in giro...!» La guardò un attimo in silenzio. «Io non rido dei vostri timori», proseguì, «perché ognuno ha il sacrosanto diritto di provare paura - ma rido all'idea che possa esistere un essere dalla forma antropomorfa che, avvolto in un mantello nero, entri di notte nelle case delle giovani donne per succhiare il loro sangue!» Tentò nuovamente di incontrare le labbra della donna ma senza successo. «Promettetemi che non penserete mai più che io possa prendervi in giro....! Del resto, un vampiro non verrebbe mai a cercare il vostro collo! Se non ricordo male, desiderano solamente sangue di “verginelle”, non è così?» esclamò con un ghigno viscido ed allusivo. La donna lo guardò negli occhi e pensò che dopotutto era stato quell'uomo il vero vampiro che le aveva succhiato gli anni migliori della sua vita, la sua virtù, la sua dignità. Adesso lo odiava intensamente. Si divincolò dalla stretta delle sue braccia e si allontanò da lui. Lo guardò da lontano, assorta nei suoi pensieri. Egli diede un'occhiata all'orologio, la salutò ed andò via. 

    La donna restò sola nella stanza fredda e silenziosa. La sua figura snella si stagliava sulla parete debolmente rischiarata da un lume su un mobile, mentre i suoi piedi annaspavano nell'ombra. Le parve di sentire un rumore. Trattenne il respiro per un attimo, ma non udì più nulla. Si avviò verso la sua stanza da letto. Alternando i passi, cercava di scorgere nascostamente quello che le stava intorno e quello che poteva celarsi alle sue spalle. Prestava particolare attenzione a ciò che appariva nella parte estrema del suo campo visivo. Si voltava improvvisamente, quasi a voler sorprendere un'entità misteriosa ed orribile che aleggiasse nella sua casa, nei corridoi che attraversava, dietro la sua persona. Avvertiva una forte inquietudine, un orrore, per qualcosa di indefinibile eppure reale. 
    Giunse nella camera da letto. Non poté trattenersi al centro della stanza, ma dovette accostarsi alla parete. Poggiò le spalle al muro e si svestì così, rivolgendo il suo sguardo terrorizzato tutt'intorno alla sua persona. Indossò la camicia da notte e si infilò nel letto. Restò immobile, attivando al massimo grado i propri sensi, pronti ad assistere da un momento all'altro a qualcosa di terribile. La stanza era illuminata pallidamente dalle fiamme tremolanti delle candele. Delle lunghe ombre venivano proiettare sulle pareti e quegli spettri scuri danzavano, si avvinghiavano, si allontanavano e tornavano ed incontrarsi in un'orribile danza sabbatica. Nella stanza non vi era apparentemente niente di inconsueto, eppure quella sera ella avvertiva una presenza, non sapeva perché, non sapeva cosa, eppure la sentiva lì, aleggiare nella sua camera. I suoi occhi sbarrati perlustravano inquieti ogni angolo della stanza mentre il terrore quasi la soffocava. Il sangue pulsava con impeto nelle sue vene ed ella si rese conto che in quel momento, se fosse successo qualcosa, qualsiasi cosa, il suo cuore non avrebbe retto. Temeva che un trasalimento avrebbe potuto troncare il suo respiro. Eppure era lì, lo sentiva, qualcosa era lì ed ella lo sapeva. 
    La raccapricciante ossessione perdurò per lunghi quarti d'ora, fino a quando la mente cedette al mondo fantastico che la sua immaginazione stava evocando, ed ella si abbandonò ai suoi incubi. 

    La mattina seguente la testa le doleva eppure quel sonno l'aveva rinfrancata. Nonostante le paure e le inquietanti sensazioni della sera precedente, nel sonno gli incubi si erano tramutati in sensazioni dolcissime ed all'angoscia era subentrato uno stato di sublime appagamento dei sensi. 
    Si accostò allo specchio sistemato sul comò a ridosso della parete. Il volto era disfatto e sulla sua bocca non riusciva ad intravedere alcuna espressione di letizia. Eppure dal suo viso promanava un senso di quiete, di ritrovata serenità. 
    Si diresse verso la biblioteca. Nell'incedere notò che il suo passo era divenuto più fermo, la casa era divenuta meno misteriosa e gli stessi ambienti che attraversava le erano più familiari. 
    Lesse per lunghe ore un libro aperto sul leggìo senza più avvertire la stanchezza di una prolungata concentrazione sulle righe che i suoi occhi scorrevano, né quella derivante dalla sua posizione eretta ed immobile. All'ora di pranzo non avvertì alcun bisogno di cibo e restò in piedi, a leggere, fino a quando l'oscurità della notte non si riversò nella biblioteca. 

    Sentì un forte scampanellare. Andò ad aprire e trovò dietro la porta l'uomo della sera precedente. «Buona sera, mia piccola bambina!» esclamò questi, dandole un bacio sulla bocca. «Siete molto pallida e fredda! Siete sicura di sentirvi bene?» Ella non rispose. Lo precedette nel corridoio e lo condusse, come al solito, nella sua stanza da letto. Adesso lo osservava con uno sguardo impenetrabile. «Avete avuto paura, stanotte?» esclamò l'uomo incominciando a ridere. «Avete visto un vampiro, per caso? Perciò siete così pallida!» L'uomo fu nuovamente in preda a quella sua risata irrefrenabile. Si sedette sul letto mentre continuava a ridere forsennatamente. «Il vampiro... lo avete visto, il vampiro?» chiedeva nella fase parossistica di quel suo stato emotivo. Ella lo guardò, imperturbabile, poi socchiuse le palpebre. La risata convulsa dell'uomo cessò. Un attimo dopo la donna riaprì gli occhi e vide l'uomo, riverso sul letto, con la gola squarciata da un morso ferino. Gli si accostò e si inginocchiò accanto alla sua testa che penzolava dal letto. Con le mani a coppa, raccolse il sangue che sgorgava a fiotti dalla lacerazione e ne bevve. Poi allontanò le labbra dalle mani giunte e sussurrò: «No, non l'ho visto il vampiro, mio caro!» 



(ahahah!fatto bene!:D)

Nanà :[
A presto :)

giovedì 13 gennaio 2011

Telefilm The Vampire Diaries



Bonsoir
Quanti di voi hanno visto ieri sera "The Vampire Diaries"?!:)
Io purtroppo no...mi sono persa Daaaaaamooon!!;(;(;(
Non l'ho visto perchè ero convinta che fosse stato sospeso!
Vi spiego meglio...






"..La prima stagione di “The Vampire Diaries” è stata cancellata da Italia Uno.
Il motivo? Ovviamente gli ascolti deludenti.."
Questo è quello che citano i blog e i siti su internet..

Stamani, a scuola, la mia cara suuooocia Briciola ( :D) mi chiede se avessi visto il telefilm..
Dispiacere a parte, v'è piaciuto?!:)

..A breve riprenderemo con le nostre attività sul blog(compiti e tempo permettendo -.-")..posteremo, canteremo, balleremo, leggeremo..tutto e solo per Voi!
:D
Besos 
Nanà :[